venerdì 27 luglio 2012

ITINERARI ARTISTICI ITALIANI - 2

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... Segue


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Ravenna: ne ho parlato Qui












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Cari amici, Vi auguro Buone Vacanze.
Andrò anche io a riposarmi, dove ancora non so;
sicuramente staccherò la spina al computer ma non quella del televisore ... Purtroppo  itinerare per Londra non mi è possibile per cui mi rilasserò davanti alla tv partecipando e godendomi le OLIMPIADI!
Un bacione a tutti. Arrivederci!


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giovedì 26 luglio 2012

ITINERARI ARTISTICI ITALIANI - 1

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Siamo negli anni cinquanta, precisamente nel 1956. Una casa farmaceutica omaggia i signori medici italiani per ringraziarli della fiducia dimostrata verso i propri prodotti -
"promuovendo la pubblicazione di una collana artistica, avente la finalità di illustrare, a mezzo di ottime riproduzioni e di brevi commenti, alcuni ITINERARI ARTISTICI ITALIANI, poco comuni, ma di grande importanza estetica e storica."-

E' sorridendo che guardo queste tavole, in special modo le mappe.
Nel 1956, il boom economico doveva ancora esplodere e le automobili erano un miraggio per la maggior parte degli italiani.
Chi era intenzionato a regalarsi una vacanza, anche di pochi giorni, doveva spostarsi affidandosi al  treno.
La stazione ferroviaria era il punto fermo di arrivo per visitare la località prescelta e punto fermo di partenza per itinerare alla meta, alla tal architettura suggerita.
Google Maps e Earth erano solo fantascienza!



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Continua ...




giovedì 19 luglio 2012

«RIDUZIONE DEGLI STIPENDI AI PARLAMENTARI» Petizione!

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Cari amici,







Ho appena letto e firmato la petizione online.: «Riduzione degli stipendi ai parlamentari»




http://www.petizionepubblica.it/PeticaoVer.aspx?pi=P2011N6236



Io concordo con questa petizione e penso che anche tu potrai essere d’accordo..






Firma la petizione e divulgala fra i tuoi amici.






Grazie,


SERENA BUCCI 

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domenica 15 luglio 2012

TANKA

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Tanka
- 5 7 5  7 7 -  in metrica

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 foto di Antani 77



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Mare abusato

baci e sospir secreta

e non rivela


Correa ride la luna

con l'ammiccanti stelle



(Serena Bucci)





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venerdì 13 luglio 2012

DORA PESCETTI TOSI - Pittrice del '900 - Biografia

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In questa settimana, uno dei post più visitati dai lettori, è questo:
"PITTORI d'OGGI" - Prima metà del '900!
Appena l'ho visto in scaletta, lì sulla destra e con l'icona di quel quadro ...
mi sono data una manata in fronte ... e finalmente mi sono ricordata!


Quasi sempre, documento il materiale postato con tutte le informazioni, le più esaurienti possibili, reperite sul web o sulle enciclopedie. Mi piace la ricerca e sapere!
Della pittrice DORA TOSI, autrice del dipinto in questione, non avevo trovato proprio niente, come già riferito nel post ... tranne una piccolissima traccia che, con la mia caparbietà e fiuto, ho seguito! 
Devo dire che il mio voler sapere scaturiva dal piacere provato per il tipo di pittura di questa brava artista.
Dalla data del post (ottobre 2011) e sino al marzo di quast'anno, ho continuato le ricerche ottenendo finalmente, nientemeno che, la biografia inedita di Dora, stilata per me da una sua pronipote!

Per non perderla o cancellarla, l'avevo archiviata con l'intento di postarla in un secondo momento ma,  non vedendola più  ...  me ne sono dimenticata!
Ecco il perchè del mio "tocco" in fronte!

Ora sono soddisfatta e posso correlare il dipinto con la biografia!





Dora Tosi                                                                                                                  Anguillara Sabazia (1950)




Zia Dora





Dora Pescetti, in arte Dora Tosi, nasce il 4 giugno 1922 a Milano, la prima di tre fratelli ai quali resta legata tutta la vita. I genitori, Margherita Tosi e Riccardo Pescetti, decidono di chiamarla Dora in onore del fiume - la Dora Baltea - lungo le cui rive l'avevano concepita. L'acqua resta per lei un elemento importantissimo: ancora oggi, che ha ottantotto anni, ama nuotare, e non può vivere felice senza la vista del mare o di uno specchio d'acqua, paesaggi che del resto ha spesso rappresentato nei suoi quadri.


Inizia a disegnare fin da bambina, dapprima affascinata dal grande tavolo da ingegnere del suo nonno Pallino (Gaspare Tosi), così chiamato perché basso e tondetto. Anche Dora era piccolina, così piccola che arrivava appena con il naso al bordo del tavolo, e guardava con gran desiderio i grandi fogli da disegno e le matite…


Alle elementari è richiestissima, dalle sue compagne, la sua capacità di disegnare e decorare i quaderni. Disegna quando può e dove può, ma gioca anche: grandi lotte con il fratello Paolo, di cinque anni più giovane, e grande cura per la sorella Anna, quasi undici anni più piccola di lei. A Dora non piacevano molto le bambole, le piaceva di più il meccano.


Dopo le elementari si iscrive al ginnasio Parini, sempre a Milano. "Allora" - racconta - "si usava fare il libro dei ricordi, e qui c'erano pagine per disegnare… le sue compagne mi chiedevano sempre di fare i disegni per loro… e mi piaceva molto".

Lascia però gli studi alla fine del IV anno per gravi motivi di salute, e seguirà per due anni corsi presso scuole private di lingue, fino a decidersi per l'iscrizione al liceo artistico presso la scuola di Brera.


All'esame di ammissione di Brera per entrare alla terza liceo è promossa in tutte le materie tranne che in disegno. Racconta: "Mi diedero 4, pensa! Rimasi tanto meravigliata che andai in segretaria, per chiedere se si erano sbagliati… all'esame mi avevano chiesto di fare il disegno decorativo di un capitello, ed io lo avevo fatto, ma in un modo che davvero a loro non andava bene!"


L'anno successivo, invece, riconoscono che era così brava che la promuovono honoris causa anche se era stata malata e quindi assente per la maggior parte dell'anno.


Il primo anno che frequenta il liceo di Brera ha come insegnante Carrà, (Carlo Carrà, noto pittore italiano, 1881-1966), ed è proprio durante questo primo anno, all'età di 15 anni, che realizza il suo primo quadro (Natura morta con conchiglia).


"Sempre al liceo" - racconta - "ho iniziato a studiare anatomia dal vero, sul cadavere… dal liceo ci portavano in ospedale maggiore, in un'aula ovale molto bella… i ragazzi di solito svenivano molto più delle ragazze, lo ricordo come se fosse ieri… si apriva una porta ed entrava un medico, spingendo un carrello con il cadavere, per farci studiare e disegnare il corpo umano".


Quando inizia la guerra sceglie di continuare l'accedemia di Brera… , all'inizio sceglie scultura, ma deve lasciarla perché "ci voleva troppa forza fisica per la mia struttura e statura fisica…", e continua così con la pittura. "L'accademia, allora, anche se durava quattro anni, non si concludeva con un titolo di studio di tipo universitario, come invece succede ora…, ma dava tanto!"


Verso il secondo anno dell'accademia, prende in gestione lo studio del pittore Bruno Cassinari (1912-1992) con due amiche, Tiziana ….. ed Ornella …., fino a che Cassinari è in guerra. Quando torna, prende, sempre con le amiche, un nuovo studio in Corso Venezia, e continua a dipingere (tra gli altri il ritratto Donna con il cane), ma non vende ancora nessuna opera, e per non vivere solo dell'aiuto della famiglia fa lavori di costruzione di paralumi di stoffa e qualche restauro.


Presso lo studio di Corso Venezia si genera pian piano un movimento interessante di attori, artisti, poeti ed intellettuali dell'epoca: Quasimodo, che allora stava traducendo l'Iliade e l'Odissea, e poi il filosofo Remo Cantoni, Fantasio Piccoli ed altri attori (detti "i ragazzi del carrozzone") e Dora pian piano inizia ad avere qualche ordinazione di ritratti ma - dice - "ero una disgraziata… avevo tanti amori che mi facevano perdere tanto tempo… erano anni molto belli ed intensi, di formazione personale…"


Durante la guerra, mentre il fratello Paolo è in montagna, collabora come staffetta partigiana a Milano, usando il suo studio di pittura, situato in modo strategico sopra l'appartamento di un ignaro ed insospettabile zio fascista, come luogo di smistamento di giornali schierati contro Mussolini ed armi per la resistenza.


Finita la guerra viaggia molto per conoscere l'Italia, restando particolarmente affascinata ed innamorata della Sicilia.


Un critico d'arte che si interessa delle sue opere le consiglia di firmarsi Tosi perché considerava non adatto all'arte il cognome Pescetti…


È quindi con il cognome della madre che Dora inizia a firmare le sue opere e che, nel 1950, riceve il suo primo premio (Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Suzzara) con il dipinto "Portofino" (ora esposto presso il Museo d'Arte di Gallarate) e, insieme al pittore Tomea, organizza una mostra personale presso la Galleria d'arte di via Montenapoleone, a Milano.


Nel 1953 si sposa con Mariano Maggiore di Santa Barbara e quindi si trasferisce a Roma, dove si sposa. Subito il matrimonio parte, con il marito, per il Brasile, dove trascorre quattro intensissimi anni, dipingendo per vivere, e conquistando importanti commissioni di ritratti e dipinti. "Riuscii a vendere - racconta - per un prezzo allora altissimo anche un paesaggio di Portofino, che avevo dipinto a memoria".


In Brasile, grazie al riconoscimento che ottiene, organizza un'esposizione personale presso la galleria d'arte moderna di San Paolo. L'esposizione ha molto successo, e nel …. parlano di lei diversi giornali.


Il Brasile è una tappa importante della sua maturazione personale ed artistica, ma comporta per Dora la difficoltà di doversi relazionare con un mondo con gravi contraddizioni. Racconta che un giorno le commissiona un ritratto un tizio tanto ricco da avere il volante della macchina d'oro, mentre tutt'intorno una miseria tremenda segnava i bellissimi paesaggi di Bahia. Il matrimonio, inoltre, non funziona, e decide quindi di tornare in Italia, dove continua a fare ritratti per commissione ma ha ormai perso i contatti con il mondo dei critici d'arte. Lo studio a Milano non è più disponibile e si sente ormai "fuori dal giro" (nel quale era appena entrata prima di partire per il Brasile con il premio Suzzara). Inoltre torna a vivere a Roma, dove, essendosi divorziata, va finalmente d'accordo con l'ex marito ma, cambiando il contesto, è più difficile per lei farsi conoscere.


Dopo alcuni anni torna a Milano dove, dagli anni '60, si occupa dei genitori, prima del padre malato e poi della madre, con la quale vive, tra Milano e Santa Margherita Ligure, fino al 1988.


"Tutta la mia vita artistica è stata segnata da grandi periodi di stasi e poi di ripresa… anche poco tempo fa avevo ripreso a dipingere, ma poi questo brutto incidente che mi ha fatto passare sei mesi a letto e per il quale, dopo più di un anno, faccio ancora fatica a camminare, mi ha indebolito molto".


Dora Pescetti, in arte Dora Tosi, non è soltanto una pittrice, è la zia adorata di una folta schiera di nipoti e bisnipoti, a cui ha trasmesso e continua a trasmettere l'amore per l'arte, per la poesia, per la letteratura ed in particolare per Saramago (il suo scrittore preferito, che legge ancora in portoghese), per il mare, il bellissimo Golfo del Tigullio che si vede dalle finestre di casa sua, a Santa Margherita Ligure.


L'ultimo quadro che ha dipinto - ma ancora ce ne saranno tanti altri - raffigura una barchetta, ed è di qualche mese fa…






Valentina Pescetti, novembre 2011


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lunedì 19/03/2012 16.06

Ciao Serena


In allegato la biografia di Dora Tosi scritta dalla nipote (la mia compagna). Spero possa esserti utile.

Un caro saluto,

Livio


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Ringrazio Valentina e Livio per la cortesia che hanno avuto nei miei riguardi e auguro con tutto il cuore - Lunga vita a Dora!




mercoledì 11 luglio 2012

* Burqa, Burqa * - (http://enzorasiyahooit.blogspot.it/)

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Avrei preferito commentare il post
direttamente sul Blog di EnzoRasi, ma mi premeva postare la mia fotografia, a mio parere, molto significativa e attinente. Purtroppo, nella finestra dei commenti non mi è stato possibile inserire l'immagine, per cui la inserisco ora nel mio spazio ... con commento.



Premetto: sono semplicemente una donna!


Perché quel titolo, intenzionalmente ripetuto due volte? ...
Rievoca altra parola assonante, ripetuta a braccetto ...
Forse è di sinistra, forse è donna sinistra la persona che l'ha coniata, ma non è di sinistra il fondatore di tale movimento ... il quale, non chiedeva certo la tessera del partito, dato che non chiedeva neppure la tessera d'identità in nome della libertà!


Non credo si possa chiamare libertà, parità ... il soggiogare, il sottomettere al proprio volere e piacere, seppur con il miraggio della sola carota(denaro!)... la donna, una donna, qualsiasi donna occidentale od orientale!


Perchè dunque accanirsi sulle donne di sinistra. Le donne di destra si sono battute, fatte sentire più di loro? Hanno conseguito dei risultati rimarchevoli? Perchè allora passano i secoli e le donne islamiche sono sempre nella medesima condizione, sottomesse e ridotte in schiavutù dietro un BURKA?
Anche le donne di destra non hanno contribuito, con la loro voce, al cambiamento!
O forse sì, e ... forse sommessamente, anche quelle definite di sinistra!


Piano piano qualcosa si sta muovendo, seppur ancora troppo lentamente, s'insinua ... la globalizzazione, l'emigrazione, l'integrazione, portano alla ribellione le donne islamiche ... certamente, qualsiasi rivoluzione ha le sue vittime, sempre troppe ... anche saperne di una sola fa inorridire specialmente se donna, madre, sorella ... stuprata, picchiata, lapidata, sfregiata, fucilata, accoltellata a morte al nono mese di gravidanza con in grembo il figlio dello stesso uxoricida ...!!!






E' scaturito da questa foto, un mio haiku:







Fra le persiane

sfolgorante sorriso

filtra tra i burka







Finalmente ...filtra un raggio di sole, di speranza!


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(Persia=Iran)







martedì 10 luglio 2012

TUTTI INSIEME PER TIMBUCTU': UN POST DI MASSA PER SPARGERE LA VOCE E SPERARE NELLA SALVEZZA

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TUTTI INSIEME PER TIMBUCTU': UN POST DI MASSA PER SPARGERE LA VOCE E SPERARE NELLA SALVEZZA










" Jhon Ruskin, studioso del restauro e fondatore di quella che Camillo Boito definì " corrente ruinista " era convinto che i monumenti e le opere d'arte fossero un patrimonio collettivo appartenente a tutta l'umanità, intesa come coloro che sono, coloro che furono e coloro che verranno e che quindi, come tali, andassero conservati e preservati nella loro interezza e mai, per nessuna ragione, distrutti "






http://iltemporitrovatodiantonella.blogspot.it/2012/07/timbuctu.html











Se decidi di partecipare a questa campagna di sensibilizzazione copiando e pubblicando sul tuo blog questo post per favore facci sapere della tua adesione nello spazio dei commenti.


Antonella e Audrey

http://iltemporitrovatodiantonella.blogspot.it/2012/07/tutti-insieme-per-timbuctu-un-post-di.html?showComment=1341900717854




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