giovedì 1 dicembre 2011

LE NAVI DEI SECOLI SCORSI


                                                      ***

Sarà perchè ho cambiato casa, sarà che non sono visibile sugli elenchi telefonici, sarà ... chissà,
ma nella mia cassetta postale, non arrivano più quelle richieste di aiuti economici da parte di Associazioni no profit, le quali, in cambio, oltre al bollettino postale da compilare per la donazione in denaro, ti mandavano come allegato, cartoline o biglietti augurali dipinti, con tanto di busta per poterli spedire poi a parenti o amici lontani.


Mi ricordo, per esempio, quell'Associazione formata da persone prive di braccia; dipingevano le loro cartoline augurali, tenendo il pennello o con la bocca o con il piede ... molti dipinti erano proprio delle opere d'arte: troppo belle per essere rispedite ... le tenevo per me!


Sicuramente, i miei suoceri furono dei grandi benefattori: ho trovato, (conservato in uno scatolone) diverso materiale del tipo sopra citato o stampato, collezionato durante gli anni '50/'60 e, inviato principalmente da una certa -"Casa Mamma Domenica" di Milano (ora non esiste più), con l'intento di dare la possibilità ai benefattori di formare "Collezioni".


Inizierò con il postare questa:


Navi






























































***


Vsevolod Petrovič Nikulin


Luogo e data di nascita: Nikolaev (Ucraina), 27 novembre 1890
Luogo e data di morte: Milano, luglio 1968
Professione: pittore, costumista, illustratore

Tra il 1909 e il 1914 frequenta l'Accademia d'arte di Odessa, dove ha la possibilità di studiare con alcuni professori italiani quali lo scultore Luigi Jorini, e, successivamente, l'Accademia Imperiale di Pietroburgo (1916-1917). Dopo la rivoluzione bolscevica si trasferisce a Odessa e Costantinopoli, dove lavora come scaricatore di porto e custode di chiatte.
Giunge in Italia nel 1920, stabilendosi a Nervi in via Luchini 14. Nella stessa città apre uno studio presso la Pensione Polacca.

Nei documenti della Pubblica Sicurezza si segnalano i suoi rapporti con Šeftel' e la sua simpatia per il governo russo rivoluzionario. Per tali ragioni è costantemente vigilato dalla Prefettura di Genova che ne segnala i frequenti viaggi nelle città di Roma e Milano, e i rapporti che intrattiene con funzionari e rappresentanti del governo russo in Italia.

Entra nel mondo della pittura italiana inizialmente come modello per gli studenti dell'Accademia di Belle arti genovese, fino a quando una sua tela Battaglia di Samurai, dipinta nei momenti di riposo, non svela agli insegnanti della scuola il suo talento. Il quadro viene acquistato dalla Galleria Moretti del capoluogo ligure dove, nel dicembre 1921, Nikulin esordisce con una mostra di xilografie.

Nel 1922 partecipa alla LXVIII esposizione della Società delle Belle Arti di Genova con la tela Ritratto della Signora Aida Bossalini. Nel marzo del 1923 partecipa alla Prima esposizione internazionale dell'acquerello presso la Permanente di Milano, impegno che si rinnova anche nella seconda edizione (1925). Negli stessi anni alcuni suoi lavori sono presentati alla I e alla II Mostra Internazionale delle Arti Decorative del Palazzo Reale di Monza (1923-1925).

Illustrazione di Vsevolod Nikulin per Pinocchio

Presto l'attività di Nikulin in Italia si allarga anche alla collaborazione con giornali e riviste come «Il Secolo XX», per cui cura alcune copertine, «La Donna» e «Mammina: rivista mensile della madre per il suo bambino», e con diverse case editrici tra cui Hoepli, Italgeo, Paravia, Mondadori, UTET. Nel 1934 per la Mondadori esegue una serie di illustrazioni per l'Enciclopedia dei ragazzi,
esperienza seguita poi da una serie di lavori per un'altra opera enciclopedica, Il tesoro, realizzata dalla UTET tra il 1939 e il 1946. Oltre al mazzo di carte creato per l'Istituto Italiano d'Arti Grafiche di Bergamo, sue sono le copertine di molti romanzi e racconti di quegli anni di Lupati, Brocchi e altri.



Nikulin si affaccia anche al mondo del teatro, eseguendo una serie di figurini per La Scala di Milano, per il Metropolitan di New York e per i Balletti Russi. In particolare disegna i costumi e i bozzetti per La fiera di Soročincy (Nikolaj Gogol') di M. P. Musorgskij, andata in scena per la regia di A. Sanin al Teatro La Scala il 21 marzo 1942.


Rudyard  Kipling
Capitani Coraggiosi
Marzocco, 1939

Nel 1941 il Ridotto del Teatro Carlo Felice di Genova allestitisce una mostra di sue tavole originali, destinate a comporre l'atlante Imago Italiae. Nel 1946 ottiene la cittadinanza italiana e assume il nome "Vittorio". Nel dicembre 1947 la Galleria S. Radegonda di Milano gli dedica una personale che comprende oltre quaranta opere. Nel 1953 V. Marini Lodola scrive su Nikulin:

"Con l'ondata dei primi sovieti fu preda della divampante rivoluzione, e travolto dalla marea incendiaria e devastatrice, scampando miracolosamente alla fucilazione, fuggì dalla rossa ira bolscevica vestito da contadino. Lo seguì sempre la sua fedele ed eletta compagna, che condivise fieramente con lui vita errabonda, privazioni, lavoro (la donna russa - dice un proverbio - è donna due volte): con lei il profugo raggiunse Odessa ove però infieriva già il comunismo. E qui il Nicouline consumò il piccolo peculio - cucì nei vestiti della sua tenera bambina i pochi gioielli di famiglia sottratti, e riparò sulle coste del Mar Nero. Colà il pittore e la Signora sua, nata Contessa Bossalini, lavorando modestamente, ma ancor non potendo trovar requie, decisero di raggiungere Costantinopoli. Impoverito, sfinito dalle rinunzie e dai patimenti (fu quello un periodo di fame) il Nicouline divenne scaricatore nel porto e custode di chiatte, riuscendo nei pochi momenti liberi a fissare su tele le magiche luci del Bosforo: - finché nel 1924 suonata l' ora della liberazione, l'intera famigliola ottenne il passaggio in Italia, in quell'Italia tanto sognata dal russo - che, quale pellegrino d'amore, poté definitivamente sostare nella benedetta terra di Nervi, ove trovò pace per lavorare, lavorare e studiare. Fu in quest'incantevole conca marina che si ridestò con ardore a lungo represso la foga pittorica del nostro artista che ben presto divenne arte sincera, frutto dei suoi intimi tormenti, crogiuolati da una grande passione estetica.

Il Nicouline, assai dotato fisicamente, iniziò la sua carriera fra di noi posando quale modello per l'Accademia in Genova - ed in questo periodo, essendo riuscito a disporre di un poco di carta d'imballaggio e di colori, compose, lavorando di notte, la Battaglia di Samurai - che lo rivelò collega agli stessi professori e che, venduta poi alla Galleria Moretti, gli diede il primo respiro finanziario avviandolo per quella sua carriera, oggi ben nota ad ogni raffinato intenditore d'arte. [...] Risalgono ad epoca più recente le decorazioni per la casa Erizzo, i ritratti degli Erizzo, della marchesa Lasagno, quello della Signora del pittore, dolce e pensosa figura interessante. Sono del Nicouline la tipica contadina, ora nel salone del Consiglio della Società Ligure Lombarda, le testate per i romanzi del suo amico Brocchi (Fragilità, Arcolaio) e di molti libri del Mondatori, di Modernissima e Morreale. Le lussuose e fantastiche illustrazioni di numerosi libri di Fiabe, come i Fantocci di Norimberga della Lupati, Allegretto e Serenella ancora del Brocchi; oltre che la copertina, i fregi e le maiuscole di Note di Politica edito dalle Industrie grafiche Besozzi di Milano, vero gioiello di semplicità ed eleganza. Del Nicouline ancora il mazzo di carte uscito dall'Istituto Italiano d'Arti Grafiche di Bergamo e le graziosissime copertine del «Secolo XX» fra le quali la Vergine, le Bilancie, il Cancro curiosamente interessanti per quel carattere tipico, prettamente caratteristico di questo disegnatore e pittore..." (V. Marini Lodola, Vsevolod Nicouline, «Emporium», LXXVII, n. 458, 1953, pp. 67-75).
http://www.russinitalia.it/dettaglio.php?id=84



***


Le cartoline postate sono di mia proprietà



4 commenti:

  1. Ecco, queste sono le cartoline che vorrei ricevere: sono rassicuranti, eleganti nello stile e non convenzionali. Ma ormai si standardizzano anche i biglietti delle festività (basta vedere nelle cartolerie...)

    RispondiElimina
  2. Sono dei veri tesori queste collezioni, anche io ho diverse cartoline artistiche e le conservo tutte con piacere.

    RispondiElimina
  3. Lascio un saluto ... bellissima la collezione

    RispondiElimina
  4. ciao...che disegni.... davvero belli.....
    ciao..buon fine settimana luigina

    RispondiElimina

La moderazione dei commenti non è attivata.
Ringrazio anticipatamente per la Vostra gradita visita e per le Vostre gentili parole che saranno lette con interesse e piacere.