mercoledì 19 ottobre 2011

PASOTTI BERNARDO - Pittore Naif


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Ecco, con dipinti di questo tipo mi tappezzerei non solo una stanza ma tutta la casa.
Passerei  giornate intere a rimirare queste bellezze, questa pittura Naif  "costituita da un'esecuzione elementare e semplice, che racconta in modo fiabesco scene di vita quotidiana, con un ricco accostamento di colori, usati generalmente puri". 

Il termine Naif è una parola francese che corrisponde all'italiano "ingenuo", "primitivo".
In Arte il termine Naif si riferisce ad un atteggiamento estetico-espressivo dell'artista nei confronti dell'opera e spesso indica una produzione non sorretta da una vera e propria formazione professionale o comunque scolastica. L'opera dell’artista Naif è espressione di una creatività che non si colloca all'interno di correnti artistiche o di pensiero.

Bernardo Pasotti non gradì molto essere annoverato dalla critica, fra i pittori Naif, proprio perché proveniva da studi classici ed accademici: 
frequentò l'Accademia di Brera, dove ebbe come maestri il pittore Aldo Carpi e l'incisore Benvenuto Disertori*.
I suoi soggetti preferiti furono i paesaggi naturali e soprattutto le città, con particolare riferimento alle architetture.
Pasotti fu un virtuoso artista della pittura ad olio ed anche un ritrattista di grande talento.
Numerose le mostre personali e collettive, in Italia e all'estero.
I suoi quadri sono esposti in collezioni pubbliche e private in Italia, ma anche in Olanda e Francia.
Bernardo Pasotti nacque nel 1910 a Milano  dove visse sino al 5 giugno del 2003, data della sua morte.







B. Pasotti (1953)                                                                     Pomeriggio domenicale in provincia



Nostalgia della domenica che volge alla fine,
nel cielo che imbruna il lento ritorno al collegio.
La bimba bianca, con l'abito nuovo,
gode ancora la vanità della festa.

(Commento al dipinto di Anonimo) 




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B. Pasotti (1953)                                                                                       Milano - Largo Richini -



La strada gira in silenzio.
Suono di tacchi dal vicolo.
Un sussulto.
L'abbaino si rizza a guardare.

                                     Commento al dipinto di Eva Tea (Biella 1886 - Tregnago 1970) Storica dell'Arte








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B. Pasotti (1953)                                                                                          Monza - Una Strada -


Vi sono delle ore,
nella lunga giornata estiva,
in cui pare che una calma immobile
scenda sulla città.
In quelle brevissime ore di sosta
diventa quasi piacevole
lo smarrirsi
in qualche vecchia strada.

Commento al dipinto di Alex Visconti - (Giurista, scrittore e amante di Milano)






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B. Pasotti (1952)                                                 Roma - Piazza Navona -



Se pò fregà Piazza Navona mia
e de San Pietro e de Piazza de Spagna.
Questa nun è 'na piazza,
è una campagna,
un teatro, una fiera, un'allegria.

Commento al dipinto tratto da I Sonetti in "vernacolo romanesco" di G. Belli
(Giuseppe Gioachino Belli - Roma 1791-1863) Poeta Italiano





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B. Pasotti                                                                                                                                         Brescia - Una Piazza -



Il meriggio colora la piazza,
la fontana di vita sgocciola.
Quale mai dei Bresciani
verrà qui a rifarsi giovine?

Commento al dipinto di Giuseppe Piazzotti (?)





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B. Pasotti (1952)                                                                                                                                 Tremezzo - Villa Patrizia -



... quei declivi aspri in alto,  e poi
a mezza costa verdi di fogliami,
rallegrati da ville,
da dolci giardini cromatici.
Tutta la regione è un giardino,
nel senso magico che assume questa parola quando
indica i luoghi misteriosi della leggenda,
dal giardino biblico degli inizi del mondo
fino ai giardini incantati di Armida.

Commento al dipinto di Maurizio Barrès (scrittore italiano primi '900)






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B. Pasotti (1954)                                                                                                                                      Ferrara - Il Duomo -


Elevata contro il cielo delle giornate luminose,
la facciata di una vecchia chiesa
pare accesa "di un lume vermiglio".

Commento al dipinto di Filippo De Pisis
 pseudonimo di Luigi Tibertelli (Ferrara, 11 maggio 1896 – Milano, 2 aprile 1956)  pittore e scrittore italiano.







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B. Pasotti                                                                                                                                               Venezia -  La Salute -



Il movimento delle onde sonore va su Venezia,
come le perpetue ondulazioni dell'acqua,
senza urti e senza stanchezza.

Commento al dipinto di Maurizio Barrès




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B. Pasotti (1954)                                                                                                      Venezia - S. Moisè -


I monumenti, come gli uomini,
nascono vecchi e devono diventare giovani.
S. Moisè è nato rugoso
e il pittore lo ha ringiovanito
col pennello tinto di rosa.
Il campanile ride di gioia.

Commento al dipinto di Giuseppe Piazzotti





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B. Pasotti (1957)                                                      Venezia -  S. Marco -


... toghe, mantelli, vesti da camera,
gente d'ogni specie, uomini e donne;
e tutto questo mischiato in tutte le ore,
così da rendere questa Piazza
la più bella e originale del mondo ...

Commento alla Piazza - di De Brosses
(Digione, 7 febbraio 1709 – Parigi, 7 maggio 1777),  uomo politico, umanista e storico francese. 






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La Milano dei naifs
 
 
 


Due dipinti di Pasotti Bernardo in esposizione presso la Biblioteca Civica di Milano.


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Le 10 Tavole (Riproduzioni) postate, sono di mia proprietà.




3 commenti:

  1. In questi dipinti dai colori bellissimi e vivaci mi colpisce la pesantezza del cielo che sembra chiudere come il coperchio di una scatola le case ed i palazzi.

    Bella presentazione anche per questo artista

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  2. ... ma quando alzi il coperchio ...

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  3. Quadri importanti e divertenti assieme.Su un impianto novecentesco (Sironi, Carrà) una patina di ironia e di allegria (alla Russeau e alla Rosai, ma con caratteristiche personalissime che rendono unico questo artista.

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