venerdì 23 luglio 2010

Nostalgia

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Ogni tanto mi prende ..."la nostalgia dell'emigrante" ... viene così senza un perché, ma il più delle volte arriva per l'associazione di immagini viste.
Così è stato un giorno. Avevo visto delle fotografie di paesaggi della Valsesia, (io sono nativa di quella valle ... i tramonti rossi con il Monte Rosa sullo sfondo, li ho ancora vividi negli occhi e nel cuore) ... e così mi ero lasciata prendere dalla malinconia.
Per scacciarla, ho pensato bene di estrapolare dalla mia mente il ricordo e di farne un quadro, di  modo che,  avrei avuto la visione reale di quel ricordo per sempre.
Ed ecco il quadro.





  
                                         Parte di  Monte Rosa e le tipiche case Walser 



Di solito, quando mi cimento in un lavoro, documento con foto le varie fasi di esecuzione, anche per ricordarmi di come avevo fatto, specialmente se prima volta.
In questo caso, come prima volta, ho steso dello stucco sulla tavola di legno (fondo) e l'ho lasciato piuttosto grezzo  pensando di conferire più movimento con una superficie granulosa.
Invece, non ho pensato che il cielo doveva essere liscio, oppure, avrei potuto inserire delle nuvolette nei piccoli crateri. Quando me ne sono accorta era troppo tardi, avevo già dato il fissativo!
Il quadro è rimasto con questa pecca ... ma da lontano non si vede!







                 


                         


                     Fasi di lavorazione










       Iniziato



                                          



                       Quasi al termine














Particolare


visibili i piccoli crateri,
... al prato conferiscono (!)













  Haiku:                  
                      Blu è sempre il mare
              i monti son più vari
              mille i colori

                                                                                                                                                   (di solito)






Haiku e Dipinto a tempera su tavola legno - 2009 - di Serena Bucci





4 commenti:

  1. che palle, sono già stufa di dirti ogni volta quanto sei brava e di quanto sono stupita di conoscere questa tua parte creativa (che fra l'altro 30 e passa anni fa era celata).
    Questa sera ti dirò un'altra cosa... solo chi ha grandi cose dentro ed una grande forza di volontà riesce a tirar fuori dal "cilindro" tante belle cose.
    l'ho già detto che sono molto orgogliosa di te?

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  2. Sì "solella" me lo avevi già detto, glazie, anch'io di te.
    Forse sono come il vino, che più invecchia più matura e si affina, sprigionando quelle doti che erano soltanto ingabbiate. E poi non è vero che era tutto celato. Già quando ci si trovava in "Torre" mi portavo il mio bel gomitolo e uncinetto e mentre passavano le ore a dire "cosa facciamo...andiamo di qui...no andiamo di là... cinema si...cinema no...quale...quello l'ho già visto...io no...ma non ne vale la pena..." io tricottavo, poi faceva notte senza essere andati in nessun posto...si andava solamente a letto (!)...perchè tardi. Ricordi? Ho ancora buttato da qualche parte quel lavoro nato copritavolo e morto centrino. Un bacione.

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  3. Ho dimenticato di dire che mettere d'accordo una trentina di teste era cosa impossibile.

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  4. è vero, ora ricordo, anch'io una volta sai ho iniziato un centrino e poi invece è nato tovaglia con l'aiuto di mamma, appena ho tempo lo cerco e te lo faccio vedere.
    E' vero anche che tante teste e tante idee, ancora oggi per me è così, son 20 giorni che tento di metterli d'accordo per l'incontro di cui ti ha accennato Fabrizio, peccato però non esserci riuscita per il suo compleanno.
    Ora ti preparo una torta adatta a lui e te la mando su FB o qui. Accipicchia quanti posti d'incontro abbiamo ora... benedetta tecnologia! tanti baciotti

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Ringrazio anticipatamente per la Vostra gradita visita e per le Vostre gentili parole che saranno lette con interesse e piacere.